Giorni come questi desidero tanto spesso non averli più, mi illudo sia possibile essere sempre felice, prendere in giro me stessa è il mio talento più grande
Mi soffermo a osservare questa foto fatta ieri, tre amiche costrette a scherzare e ridere in macchina, ma noi va bene così, l’adattamento è ciò che più è rimasto dentro in quest’anno appena passato e a noi va bene così. Il finestrino è sintomo di un gelo fuori ma a me questo freddo non fa paura, anzi! correre più veloce mi fa sentire viva, andare contro il freddo mi fa venire il batticuore in quest’apatia che ormai è parte di me. Una domenica mattina violenta che mi ha messo di fronte a tante piccole verità che cerco di nascondere, tante paure che mi immobilizzano più di come fa quest’inverno e mi domando: perché non sono coraggiosa? perché il salto nel vuoto mi fa così paura? La paura di fallire che mi porta paradossalmente proprio a questo, a non mettermi in gioco, ad accontentarmi della versione di me che meno mi rappresenta. In una domenica mattina, ti svegli tardi e ti accorgi che il tempo non è quello reale ma quello che coltivi ogni giorno, dove due ore vissute secondo per secondo valgono più di giorni buttati all’aria. Perché ho così paura di vivere l’attimo preferendo non vivere? Troppe domande senza risposta, i pensieri intrusivi che non mi lasciano e non so controllare.
Il controllo, ah il mio caro amico! ma perché continuo a fidarmi di lui? so che non vuole il mio meglio ma continuo a stargli accanto, a parlarci e promettergli che non mi allontanerò mai da lui. Sono brava a voltare le spalle ma perché con lui è così difficile? Mi ricordo ancora il giorno che ci siamo incontrati: solare, espansivo e sorridente mentre io ero lì all’angolino a piangere-io odio versare una sola lacrima anche per uno stupido film d’amore quindi potete immaginare-si è avvicinato, mi ha teso la mano e mi ha chiesto cordialmente con il suo sorriso splendido di fidarmi di lui che sarebbe andato tutto bene. Mi sono fidata e adesso sono vittima del suo braccia forti che non vogliono lasciarmi andare. Anche se, in realtà, spesso mi domando se senza di lui sarei davvero la stessa persona che sono ora. Insomma, sarei davvero felice?
Ti ritrovi in una domenica mattina, Davanti a quello specchio Dove mostri le tue fragilità Dove mostri il tuo corpo che Odi troppo spesso Ami troppo poco Davanti uno specchio dove Troppe volte hai nascosto un sorriso Perché ti ripetevi che non era niente di che
Ma cos’è la bellezza? Se non ogni piccola debolezza Se non un corpo che vive Se non un’anima come la tua
Una domenica mattina Ti specchi e Ritrovi la bellezza nascosta In ogni insicurezza In chi ti tende una mano Perché è bello fidarsi di chi Ti ripete che Nonostante tutto
“Andrà tutto bene”